Il mio viaggio a Marsiglia è capitato un po’ per caso, all’ultimo minuto. Ho trascorso i quattro giorni che mi dividevano dalla partenza leggendo forum, blog di viaggi e guide varie. E non sono comunque riuscita a farmi un’idea precisa di quello che mi aspettava.
Ho letto di una città pericolosa, sporca, distante. Ma ho anche visto immagini delicate, contrastanti, forti.
Alla fine ho deciso di svuotare la testa e farmi stupire. E non sono rimasta delusa.
Ho incontrato una città viva, giovane, multiculturale. Una città che ti accoglie, ti accompagna, ti conquista. Fatta di persone disponibili, sorridenti, lontane dall’idea di “francesi” che mi ero fatta nel mio primo viaggio nella Capitale.
Una città sicura come può esserlo una grande città; noi eravamo due amiche e abbiamo girato tra Canabiere, Porto Vecchio e Panier anche di sera, senza problemi. (Bastano le solite semplici accortezze, valide a Roma, come a Marsiglia.)
Marsiglia è una città da vivere a piedi, tra i suoi diversi quartieri, le sue mille anime.
Nei larghi viali di platani intorno alle Canabiere ho rivisto angoli di Parigi, nelle piazze del quartiere arabo ho viaggiato tra spezie e colori di terre lontane, mentre nei vicoli stretti su e giù per il Panier mi è sembrato di essere a Lisbona. Ed è stato amore!
Amore per l’odore del mare che inonda il porto all’alba; amore per le finestre “vissute” e colorate, che si aprono su piazze piene di locali all’aperto; amore per i dolci francesi, la cucina provenzale e le sue contaminazioni; amore per le infinitè varietà di colori e profumi del sapone che da questa città prende il nome.
Amore per i volti dei pescatori, bruciati dal sole e dalla fatica; amore per il melting pot di razze e culture che incontri per strada, amore per le viste mozzafiato che si godono da punti strategici come Notre Dame de La Garde e l’isola d’If.
Insomma, Marsiglia o la ami o la odi.
Io me ne sono innamorata e ve la racconterò nei prossimi post, insieme a Aix en Provence e Avignone, che abbiamo visitato in giornata, partendo dalla comoda e centrale stazione marsigliese. (qui sotto la scalinata d’ingresso)
6 Comments
Anche noi avevamo qualche perplessità sulla vivibilità di Marsiglia, ma leggendo le tue considerazioni rivalutiamo il tutto e ci facciamo un pensierino …
Eravamo due ragazze e davvero non abbiamo avuto problemi a girare anche di notte in zona porto/panier. Certo l’attenzione è d’obbligo come in ogni grande città, ci sono quartieri periferici da evitare ma nel complesso la città ha un sapore fortemente multietnico che non desta problemi a mio avviso. Direi proprio che ci si può fare un pensierino come tappa di un viaggio in Provenza!
[…] Marsiglia e pensi al […]
[…] Dame de la Garde è senza alcun dubbio il simbolo di Marsiglia, protegge i marinai e i marsigliesi tutti ed è una tappa che non può mancare durante un viaggio […]
molto interessante, ottimi spunti per visitarla
Grazie mille Antonella 🙂 Marsiglia è davvero una città capace di stupire. Un caro saluto!