Dublino è una città a misura d’uomo, è una delle più piccole capitali Europee ed è spesso e giustamente associata ai pub, alla birra e al divertimento. C’è un aspetto però, che forse non tutti conoscono, e che a me affascina tantissimo: la sua “storia letteraria” che gli è valsa il titolo di Capitale della Letteratura Unesco nel 2011.
Sono tantissimi infatti gli autori che l’hanno vissuta ed amata, che l’hanno scelta come ambientazione per i loro romanzi e che rivivono in ogni angolo della città. Basti pensare che sono legati alla città di Dublino ben quattro premi Nobel per la letteratura: G.B. Shaw, W.B. Yeats, S. Beckett e S. Heaney. E poi ancora Joyce, Wilde e molti altri.
Ecco perché oggi vi propongo un itinerario diverso dal solito, un giro per la città, le sue vie, i suoi parchi, i suoi musei, i suoi pub, alla scoperta della Dublino letteraria! (Con tanto di mappa finale per orientarvi meglio)
La prima tappa è il Dublin Writers Museum (A), che sorge all’interno di una bellissima residenza georgiana, alla fine di O’Connell Street Lower, in North Parnell Square. Attraversando le stanze di questo museo si possono conoscere la storia e le opere di tutti i nomi della letteratura dublinese, attraverso documenti, cimeli originali, lettere, fotografie e libri, tra cui delle rare edizioni.
Una volta avuta una panoramica sugli scrittori legati a Dublino, possiamo iniziare a cercarne le tracce nei diversi angoli della città.
Partiamo da James Joyce: vicino al Dublin Writers Museum è infatti possibile visitare la residenza dei Bloom, protagonisti del suo Ulisse, in Eccles Street (B) e il centro culturale James Joyce (C) Scendendo verso il fiume Liffey, ci fermiamo su Earl Street (D), per scattare qualche foto accanto alla statua del famoso scrittore.
Torniamo poi lungo la centralissima O’Connell Street, attraversiamo il fiume e raggiungiamo la zona di Temple Bar. Qui ci sono 4 pub storici legati indissolubilmente al mondo letterario irlandese. (Nella mappa sono presenti ma non collegati all’itinerario, potete visitarli con calma o scegliere quello più comodo in base al vostro percorso).
- Brazen Head: il pub preferito di Jonathan Swift, autore de I Viaggi di Gulliver che era anche decano della vicinissima Saint Christ Church. Il pub risale alla fine del 1100 e la leggenda narra che vi entrò anche Robin Hood.uli
- Davy Byrne’s: si dice che Joyce fosse un cliente abituale, tanto da sceglierlo per ambientare alcune scene del suo Ulisse. E’ qui infatti che il protagonista Leopold Bloom mangia un panino al gorgonzola e beve un bicchiere di Borgogna a pranzo (e sono moltissimi quelli che ripetono questo gento durante il Bloomsday, il 16 giugno, dedicato appunto a James Joyce).
- Palace Bar: un’atmosfera tipica riporta alla mente gli incontri degli scrittori che qui si riunivano per bere e confrontarsi fino a metà del secolo scorso.
- Toner’s: frequentato da artisti del calibro di Yeats e di Stoker, autore di Dracula.
Continuiamo il nostro tour nella Dublino letteraria: la tappa successiva è sicuramente il famosissimo Trinity College (E), dove autori come Beckett e Wilde si sono formati. Una visita all’interno è senz’altro consigliata, anche solo per camminare nella Long Room e respirare la magnifica atmosfera della Old Library, che conserva libri antichissimi, tra cui il “Book of Kells”, risalente ad oltre 1200 anni fa e contenente i quattro Vangeli del Nuovo Testamento. (L’ingresso al Trinity e ai suoi giardini è gratuito mentre il giro nelle sale e nella Old Library è a pagamento.)
Facciamo una breve sosta in Lincoln Place, dietro al Trinity College. Qui è possibile infatti visitare la Sweeny’s Pharmacy (F) che è rimasta esattamente uguale a quella descritta nel più famoso libro di Joyce.
Il nostro itinerario nella Dublino letteraria prosegue verso Merrion Square (G) dove sorge la casa in cui Oscar Wilde è cresciuto; nel parco antistante c’è una zona dedicata allo scrittore, con una sua statua e una serie di sue citazioni scritte su dei pannelli verticali.
Ci dirigiamo verso il St Stephen’s Green, per raggiungere la Cattedrale di San Patrizio (H), dove riposano le spoglie di Swift.
Accanto alla Chiesa di San Patrizio, da non perdere la Marsh’s Library (I), che, fondata nella seconda metà del 1600, custodisce testi antichi e di grande valore.
Questi sono i luoghi della Dublino letteraria che ho avuto modo di scoprire durante il mio soggiorno in Irlanda. Se volete scoprire altre curiosità sulla Dublino letteraria potete unirvi a uno dei famosi giri turistici-letterari dei pub: partecipare a uno dei Literary Pub Crawl sarà infatti un nuovo modo per conoscere questa città dai mille e più volti.
8 Comments
Che bello… mi sembra di essere tornata indietro di una settimana!
Quanto ti ho pensato quando ero lí 🙂 Alla fine però non sono andata al Writers Museum …
ps. a me sembra troppo Hugh Grant quella statua!! mica Oscar Wilde ahahhaha
Eli!!! Grazie… sapessi io quanto ti ho pensato! Anzi, deciditi a scrivere… o a scrivermi!!! 😀 Specie di Dublino… e dell’alloggio, che mi servirà probabilmente! 😀
Ps. Ahahah non ci avevo mai fatto caso, ma ora che me lo dici. Adoro Hugh!
Ecco adesso mi è venuta voglia di tornare in Irlanda! Sono ormai passati un sacco di anni… praticamente il mio primo viaggio all’estero. Mi hai fatto rivivere qualche bel momento con questo post, grazie! 🙂
Ma grazie a te di esser passato e di questo commento!
Anche io sogno di tornare in Irlanda, è davvero una terra magica e Dublino è così accogliente… 🙂
è da tempo che medito di visitare dublino, soprattutto per scoprire alcuni luoghi cari a grandissimi scrittori. grazie a questo post ho piste e indirizzi utili 🙂
Grazie Riccardo, conosco molto bene Dublino ed è davvero una città ricca di spunti per realizzare un bell’itinerario letterario. Da non perdere anche alcune librerie. Ne scriverò a breve 🙂
Ciao mi chiamo camilla e oggi in classe abbiamo fatto una lezione sul tuo blog la mia prof si é complimentata con te ed é stato molto utile
GRAZIE!
Ciao Camilla, che piacere che mi fa leggere questo commento.
Ti va di raccontarmi qualcosa di più? Da dove mi scrivi? Che classe frequenti? Avete visto questo articolo durante una lezione di inglese per caso?
Raccontami, sono molto curiosa e molto molto felice.
Un abbraccio e un saluto a te, alla prof e ai compagni.
Erika 🙂