Portobuffolè è un piccolissimo borgo veneto al quale si accede attraverso un ponte che immetteva alla Porta Trevisana, distrutta all’inizio del Novecento. Da qui si giunge subito nel cuore del borgo, in Piazza Beccaro; da qui camminando sui vicoli di ciottoli si costeggiano palazzi affrescati e ordinati porticati, vecchie locande e la zona dell’antico ghetto ebraico.
Su tutte brilla Casa Gaia, una dimora trecentesca, appartenente a Gaia da Camino, che qui visse durante il periodo cortese, nel corso del 1300. Poco oltre si scorge la Torre Comunale, l’unica torre rimasta, delle sette iniziali che circondavano la cittadina.
Portobuffolè è uno dei nove comuni veneti a poter vantare la Bandiera Arancione del Touring Club,il marchio turistico che riconosce valore e invita alla conoscenza di piccoli borghi del nostro entroterra. Io ho avuto modo di scoprirlo, un po’ per caso, durante il blogtour #PiaveLive dello scorso ottobre. Se vi trovate nella Marca Trevigiana, nella terra del buon vino e dell’ospitalità, ricordatevi di fare una sosta a Portobuffolè, anche solo per respirare un’atmosfera e un silenzio al quale ormai non siamo più abituati.
6 Comments
Portobuffolè è vicinissimo a dove abito e mi capita di andarci spesso. Un gioiellino 🙂
Ciao Martina! Si, ricordo di aver visto le indicazioni per la tua cittadina… che peccato non esserci incontrate! Ci rifaremo presto, il Veneto mi affascina sempre e si, questo borgo è davvero un gioiellino!
che meraviglia!! Non lo conoscevo, mi piacerebbe molto visitarlo.
Ciao Serena! Si, è un piccolo gioiellino 🙂 se capiti da quelle parti, merita una breve sosta!
Non ho ancora visitato questo borgo nel cuore del Veneto, devo rimediare al più presto!
Ciao Giulia, è un piccolissimo gioiellino, ma merita davvero una sosta! E poi c’è un silenzio… 🙂
Grazie di esser passata!