Chi mi sente parlare per la prima volta mi identifica subito come romana. In realtà io a Roma ci sono nata, ci ho studiato e lavorato, ma ci tengo sempre a sottolineare che le mie origini, la mia famiglia e la mia vita sono legate indissolubilmente alla Tuscia.
E qui solitamente sorge la domanda: ” e cos’è la Tuscia? Che c’è da vedere nella Tuscia?”
La Tuscia è la mia terra e con il progetto #mytuscia proverò a farvela conoscere un po’ meglio. Iniziamo da una panoramica, tanto per farvi venire l’appetito per questa sconosciuta zona dell’Alto Lazio!
Tuscia chi?
Fin dall’Alto Medioevo fu chiamata Tuscia quella zona di territorio occupata nell’antichità dagli Etruschi. Dopo numerose vicissitudini storiche, fatte di spartizioni e successive riunificazioni, ad oggi la Tuscia coincide quasi interamente con il territorio della provincia di Viterbo.
Una terra vulcanica, ricca di storia e di tradizione, incastonata tra Roma, il mar Tirreno, la Toscana e l’Umbria. Il territorio della Tuscia è attraversato da due sistemi montuosi, quello dei Volsini, con il Lago di Bolsena e quello dei Cimini con il Lago di Vico. Una vasta zona pianeggiante, nota con il nome di Maremma viterbese o laziale, giunge poi fino alla costa.
Con la mia terra ho sempre avuto un rapporto di odio e amore.
Odio per le poche possibilità che offre dal punto di vista lavorativo e per la scarsa consapevolezza che ancora ha delle potenzialità del suo territorio.
Amore per la varietà di paesaggi che la abita, per la natura, i boschi, i piccoli borghi, i laghi vulcanici, le zone termali che si possono raggiungere in meno di un’ora di macchina da casa mia.
E anche per i prodotti che questa terra produce: dalle nocciole alle castagne, dall’olio di oliva ai vini locali. Io stessa in autunno sono impegnata nella raccolta delle nocciole e delle castagne; attività che costano grandi fatiche, ma regalano anche grandi soddisfazioni. Quelle che solo la terra è capace di regalare.
Ok, ma cosa c’è da vedere nella Tuscia?
Visitare la Tuscia vuol dire immergersi nell’archeologia e nella storia; una storia che va dal VII sec a.C. fino al Rinascimento.
Gli estimatori dell’archeologia non potranno perdere le più importanti necropoli etrusche, da Tarquinia a Tuscania, da Norchia a Sutri.
Chi preferisce l’arte rinascimentale rimarrà invece affascinato dalle numero ville e palazzi cinquecenteschi e dai loro giardini all’italiana come Palazzo Farnese a Caprarola, Villa Lante a Bagnaia o il Castello Ruspoli di Vignanello. Sempre al Cinquecento risale la curiosa e stravagante creazione del Parco dei Mostri di Bomarzo.
Dopo aver visitato la bella Viterbo, con lo splendido Palazzo Papale e il magico quartiere medievale di San Pellegrino, ci si può spostare alla scoperta di borghi arroccati su speroni di Tufo che conservano il sapore e le tradizioni di tempi ormai andati, da Calcata, tanto amata dai Romani a Civita di Bagnoregio, nota come “La città che muore”.
Gli amanti della natura e dello sport infine troveranno nella Tuscia un piccolo angolo incantato, tra piccoli laghi vulcanici, boschi di faggi, acque termali, riserve naturali, fiumi incontaminati e località balneari.
Un territorio che coincide con quello della provincia di Viterbo e che solo ora comincio ad apprezzare e assaporare con il giusto approccio. Inizia ora un tour nella mia terra, e se vorrete vi porterò con me alla scoperta di #mytuscia. Stay tuned 🙂
21 Comments
wow, che belle foto! Devo ammettere che questa zona non la conosco proprio. Sono curiosa di leggere i tuoi futuri post: ogni angolo d’Italia si rivela incantevole, questo paese stupisce sempre!:)
Grazie Antonella! E’ troppo bello scoprire zone meno note del nostro Paese… spero ti farti venire voglia di visitare la Tuscia 🙂
Bella iniziativa! La seguiremo con piacere!
E’ sempre molto interessante scoprire nuove località e poi noi è da tanto che vorremmo visitare Civita di Bagnoregio!
A presto!
Grazie ragazzi!!! Civita è un posto magico, fuori dal mondo davvero. Se capitate da queste parti avvertitemi, così magari vi accompagno in qualche posto speciale 🙂
Ciao! Sono stata in Tuscia a fine agosto scorso: da tempo mi stuzzicava Viterbo! Sono stati due giorni intensi e pieni di piacevoli scoperte: siamo state alle terme di notte, abbiamo visitato Viterbo, siamo andati sul Lago di Bolsena e, dopo una giornata al mare a Porto Ercole, tornando a Napoli siamo passati per Tarquinia. Ho tanta voglia di ritornarci!
Ciao Bruna! Che bel giro avete fatto!!! E poi le terme di notte sono davvero magiche. 🙂 Spero davvero tu possa tornare presto; c’è ancora tanto da vedere! 😀
ma che bella! Belle foto e parole intrise di passione ed emozioni. Un abbraccio Erika bella.
P.s. La Tuscia è in testa da un po’… aspetto che si allineano i pianeti 😀
Grazie mille Manu! Detto da te, non sai che piacere che mi fa! Spero davvero di vederti presto da queste parti… intanto in primavera se tutto va bene arrivo io dalle tue parti 🙂 <3
Quel poco che ho visto mi è piaciuta.
Dove si trova la zona della seconda foto, quella dove guardi il fiume? Sembra un posto ideale per un’escursione.
Ciao Daniele. Nella seconda foto sono sul ponte del castello di Vulci, a Montalto di Castro. Qui è possibile visitare la zona archeologica della vecchia città etrusca, fino al lago del Pellicone, dove è stata girata la famosa scena con Leonardo Da Vinci in “Non ci resta che piangere”. Una vera chicca 🙂
Una visita a Palazzo Farnese è nei miei piani da un bel po’! Il fatto è che costa più la benzina da Roma a Caprarola, che la tratta aerea Roma-Londra :/ Arrivarci con i mezzi pubblici è un’odissea, vero?
Ciao Valeria! Bellissimo Palazzo Farnese!!! Ecco che però tocchi una nota dolente… i trasporti pubblici nella Tuscia!
Il modo più veloce per raggiungere Caprarola è sicuramente la macchina; se però sei pronta ad adattarti, io per anni ho viaggiato con gli autobus della Cotral, tratta Roma Saxa Rubra – Civita Castellana. Altrimenti treno fino a Viterbo o Orte e poi arrivo io 🙂
Ahah grazie della proposta! Sarebbe da abbinare a qualche altra tappa on the road magari, i mezzi di Roma e del Lazio sono stati uno dei miei incubi più grandi 😀
Assolutamente d’accordo. Dal momento che ci si sposta, vale la pena prendersi qualche giorno per scoprire questa terra… e la macchina ti offre la massima libertà! Se ami lo stile rinascimentale Villa Lante è un’altra tappa da non perdere! E se arrivi a Caprarola tra fine agosto e settembre ti trovi nel pieno delle feste patronali. Mentre fino a novembre in tutta la Tuscia è tempo delle sagre della castagna!
ho fatto per qualche anno le vacanze a Capalbio e una di quelle volte siamo stati a visitare Tarquinia. Oltre alle tombe etrusche ci è piaciuto tutto il paese: vicoli, mura, chiese, edifici meravigliosi (e abbiamo mangiato benissimo) 🙂
Ciao! 🙂 si, Tarquinia è davvero deliziosa e ricca di cose interessanti… e si mangia molto bene 😀
Non mi ero accorta di non aver ancora commentato!!!
Dopo che mi hai parlato di quell’evento dei fiori (non ricordo più il nome!!!) voglio assolutamente venire nella tua Tuscia.
ps. ti ho “adottato” per il progetto #adotta1blogger, spero ti faccia piacere! Vieni a scoprire di cosa si tratta su facebook 😉
San Pellegrino in fiore!!! Adorooooo. E ti aspetto con Diego il prossimo anno 🙂
Grazie per l’adozione. Finalmente sono a casa… corro a leggere… 😀
[…] è il capoluogo della mia provincia, il centro della Tuscia si trova a poco più di 20 chilometri da casa mia, e sono stata così tanto abituata a vederla come […]
buongiorno
siamo una associazione culturale e cerchiamo collaboratori per far conoscere la cultura etrusca. cerchiamo collaboratori. ci piacerebbe un contatto per scambiare qualche idea e magari aprire una collaborazione. grazie
Buongiorno! Vi ho scritto un messaggio privato sul vostro profilo facebook. Attendo maggiori informazioni. Un saluto e grazie per avermi contattata.
Erika