La Val d’Orcia è uno dei miei posti del cuore. Ci torno spesso, appena possibile e a Capodanno dello scorso anno ho portato con me anche Luca, che ne è rimasto assolutamente folgorato.
Secondo me è davvero uno di quei luoghi che fa bene all’anima, con le sue colline infinite, le mille sfumature di colore, il suo cielo sconfinato e i suoi borghi da favola che ti accolgono come in un silenzioso abbraccio fraterno.
Non è stato facile ma alla fine ho selezionato cinque tappe da non perdere e alcuni consigli su cosa vedere in Val d’Orcia se avete poco tempo. Ecco a voi:
Pienza
Non ricordo nemmeno più il numero di volte in cui sono stata a Pienza. La città ideale di Piccolini, di cui vi avevo già parlato qui, è ancora oggi il borgo per antonomasia: un luogo magico dove piccoli vicoli si intrecciano per raccontare una storia antica, eppure sempre nuova.
Se questo non basta a convincervi, sappiate che il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco nel 1996!
Se siete in Val d’Orcia non potete non fermarvi ad assaggiare il pecorino D.O.P. di Pienza e passeggiare nella sua bella piazza e tra i suoi vicoli, intitolati all’Amore, al Bacio e alla Fortuna. La vista che si gode da lassù su tutta la campagna senese è qualcosa di così bello da togliere il fiato.
La Cappella della Madonna di Vitaleta
Secondo me una delle meraviglie più autentiche di questo prezioso angolo di Toscana. Quando vi trovate nei pressi di San Quirico d’Orcia fate una piccola deviazione in mezzo alle colline toscane per fotografare questa chiesetta in pietra che da secoli attrae visitatori da ogni parte del mondo.
La chiesa era un tempo famosa perché custodiva al suo interno una statua raffigurante la Madonna risalente all’epoca rinascimentale e attribuita all’artista Andrea della Robbia alla fine del XVI secolo.
Oggi la Madonna è ospitata in una chiesa di San Quirico, ma lo spettacolo resta all’esterno, in questo piccolo edificio sacro che sorge su una collina circondata da cipressi e silenzio.
Dovrete lasciare la macchina fuori dal cancello e poi percorrere un tratto di strada a piedi prima di raggiungerla, e poi gli occhi e il cuore vi diranno il resto. Da non perdere!
Monticchiello
Uno dei borghi più piccoli e più caratteristici di questa zona della bassa Toscana. L’ho visitato solo a dicembre, nell’ultimo viaggio in Val d’Orcia e me ne sono subito innamorata. Pochi turisti, tanto silenzio, festoni in ogni angolo e profumo di cose di buone, odore di casa.
Anche in questo caso non ci sono mappe da segnalarvi o percorsi da suggerirvi, ma solo un consiglio: aprite il cuore e perdetevi in questo borgo fatato.
San Quirico D’Orcia
Un borgo antichissimo, probabilmente di origine etrusca, posto su una collinetta e immerso in un paesaggio unico al mondo come quello della Val d’Orcia dove oliveti, cipressi, distese di grano e boschi di querce si rincorrono per creare un’armonia perfetta.
Da non perdere la Collegiata e la Chiesa di San Francesco, in stile gotico, che sorge in pieno centro storico. Qui, tra palazzi medievali, strade lastricate e case in pietra, scoprirete una serie incredibile di botteghe, artigiani e negozi di gastronomia pronti a farvi degustare i sapori tipici di questa fetta d’Italia.
Bagno Vignoni
Forse una delle località più conosciute della Toscana, Bagno Pignoni si raggiungendo lasciando San Quirico D’Orcia e proseguendo verso sud, lungo la Via Cassia.
Si tratta di una stazione termale sui generis, nata nel Medioevo e celebre per la sua Piazza d’acqua o Piazza delle Sorgenti, una grande vasca rettangolare, di origine cinquecentesca, che occupa la piazza principale del paese e contiene una sorgente di acqua termale calda.
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