Il Real Alcazar di Siviglia (città che ho amato follemente e su cui so già scriverò molto) fu edificato sui più antichi resti archeologici della città e precisamente di un quartiere islamico, nell’XI secolo.
Tutta la storia della Spagna è passata da qui e l’architettura e gli stili diversi che lo costituiscono ne sono una magnifica testimonianza.
Gotico, mudéjar, rinascimentale, barocco, manierista, neoclassico si fondono in maniera armonica nelle stanze e nei giardini di questa che è ancora oggi residenza ufficiale dei capi di stato.
L’ho visitato in un pomeriggio di inizio estate, con il cielo nuvoloso e l’odore di glicini a deliziare gli animi. Mi sono fatta trascinare dall’entusiasmo ed ho scattato foto su foto senza riuscire a rendere pienamente lo splendore di questo luogo davvero magico e senza tempo.
Ho attraversato un dedalo di stanze dai soffitti a cassettoni, dalle pareti di azulejos di ogni tinta e disegno, e mi sono sentita immersa in un’atmosfera da “Mille e una notte”.
Il culmine della visita, del sogno, si raggiunge davanti al principesco patio con i suoi archi dalle preziose decorazioni, il suo verde e i suoi azulejos coloratissimi.
In un corridoio del palazzo si apre una grandissima finestra, dall’alto della quale si gode di una meravigliosa vista sui giardini, le palme, i cipressi e le enormi magnolie.
Scendendo nei giardini mi fermo a riposare corpo e mente su una delle panchine di marmi colorati (che ricordano molto quelle del Parque de Maria Luisa, di cui vi parlo anche in questo itinerario) e poi nel bar interno del Real Alcazar, dove gusto in tutta calma un succo e un dolce tipici, tra uccellini colorati e pavoni vanitosi e a tratti schivi, a farmi compagnia.
Da non perdere nei giardini una sosta ai bagni di Doña Marìa de Padilla, il bacino di raccolta dell’acqua piovana e la passeggiata nel corridoio delle mura che vi darà una prospettiva nuova sul complesso, con glicini, bouganville e labirintici giardini da una parte e il palazzo dall’altra.
Si potrebbe restare illimitatamente qui, seduti su quelle panchine che sono vere e proprie opere d’arte, tra i colori e gli odori della vera Spagna.
Se vi è venuta voglia di partire all’istante vi consiglio di guardare i last second Expedia per raggiungere Siviglia e immergervi subito in questa magica atmosfera.
Provare per credere!
9 Comments
E’ un posto incredibile, di una bellezza così disarmante da non riuscire a realizzare tutto. Hai ragione, si potrebbe rimanere seduti su quelle panchine per ore. E’ stata la parte della Spagna che mi ha colpito di più su alcuni aspetti.. Grazie per avermici riportato! 🙂
Che bello trovare questo commento 🙂
Quasi quasi mi viene voglia di tornare laggiù; ho ancora tanto da scoprire di quella parte di Spagna calda, colorata e così autentica.
Un abbraccio!
Ha ragione Lucia 🙂
Ci sono stata otti anni fa durante un viaggio universitario. Posto davvero affascinante 🙂
Ciao! Grazie di esser passata 🙂
Si, hai detto bene, la zona dell’Andalusia ha fascino da vendere… davvero!
una Spagna che ricorda molto la Turchia…o sbagliamo 😉
Non sono mai stata in Turchia, ma sicuramente ci sono tanti angoli di Siviglia e alcuni aspetti della sua architettura tipica, che ricordano i paesi arabi. Mi hanno detto che è così un po’ in tutta l’Andalusia. Spero di verificarlo presto di persona! 🙂
Che foto meravigliose!
Grazie!!! Il posto mi ha aiutata molto… è un luogo magico! 🙂
[…] il centro prima di tutto, con il Barrio de Santa Cruz, la Cattedrale, la Giralda e il fiabesco Real Alcazar. E poi i quartieri […]