«Lanzarote, ogni nuovo giorno mi appare un immenso spazio in bianco e il tempo come un cammino che vi si snoda lentamente».
Saramago è stato uno dei miei autori preferiti: l’ho studiato all’università durante il corso di letteratura portoghese e l’ho apprezzato ancora di più leggendolo da sola, tra i vicoli della sua Lisbona e di quel Portogallo che gli ha dato i natali.
Così quando abbiamo deciso di visitare Lanzarote, che Saramago aveva scelto come rifugio per i suoi ultimi anni di vita, non ho potuto fare a meno di trascinare Luca alla scoperta della sua casa, come la definiva lui, “piena di libri”.
Camminare nelle stanze abitate dal grande scrittore Premio Nobel, ritrovarsi circondata dai suoi oggetti, dai quadri a lui cari, dai libri che ha scritto e da quelli da cui ha preso ispirazione e dalle piante che tanto ha amato è stata un’esperienza unica che ci è rimasta sotto la pelle e ci ha aiutato a capire molto di lui e di questa terra selvaggia e unica che ha stregato prima lui e poi noi.
«Il piacere profondo, ineffabile, che è camminare in questi campi deserti e spazzati dal vento, risalire un pendio difficile e guardare dall’alto il paesaggio nero, scorticato, togliersi la camicia per sentire direttamente sulla pelle l’agitarsi furioso dell’aria, e poi capire che non si può fare nient’altro, l’erba secca, rasente al suolo, freme, le nuvole sfiorano per un attimo le cime dei monti e si allontanano verso il mare, e lo spirito entra in una specie di trance, cresce, si dilata, manca poco che scoppi di felicità. Che altro resta, allora, se non piangere?»
Leggo queste parole e mi salgono i brividi lungo la schiena perché riconosco quella sensazione: il nero della terra, il vento sulla pelle, il senso di pace e di felicità che ti inonda di fronte all’oceano, alla terra nera, in ogni angolo di quest’isola.
Quella pace e quella felicità che abbiamo respirato seduti sulla sua veranda di Casa Saramago, sorseggiando un caffè portoghese con vista sul giardino e sulla splendida cucina che ha ospitato i grandi del Novecento.
La stessa felicità che mi ha invaso quando sono entrata nell’edificio che ospita la biblioteca dello scrittore: un angolo di meraviglia, carico di energia, di storie, di vita.
Ci sono la sua scrivania e il suo divano, il suo computer e i suoi appunti. E ci sono le centinaia di migliaia di libri catalogati in base alla tematica e alla lingua. Tutti tranne quelli scritti dalle donne, che Pilar, sua moglie, ha preteso venissero sistemati in uno spazio diverso, riservato solo a loro.
Un altro modo per conoscere Saramago, la sua vita, la sua passione. Un sogno ad occhi aperti per me!
«Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.»
E voi siete pronti a riprendere il viaggio e scoprire questo scrittore, le sue opere, l’isola che lo conquistò e la splendida Casa Saramago?
Ecco i dettagli per visitarla:
Indirizzo: Calle Los Topes, 3, 35572 Tías, Lanzarote, Las Palmas, Spagna;
Orario: 10.00-14.00 (da lunedì a sabato);
Costo: 8 euro comprensivo di guida locale in spagnolo/inglese/italiano e audio guida.
2 Comments
Ho amato Saramago per i suoi scritti, per esempio Cecità. Dev’essere meraviglioso visitare i luoghi dove ha vissuto e lavorato. Grazie per la testimonianza.
Ciao Carmen, è stata davvero un’emozione unica. Cecità poi è anche uno dei miei preferiti e rileggerlo sotto pandemia è stata un’esperienza difficile da descrivere a parole.
Un abbraccio!