Mi ritrovo alle 23.45 di un martedì sera a scrivere finalmente per me. Di me. E sono felice.
Felice perché scrivere, come viaggiare, sono per me delle necessità primarie.
Non c’è giorno in cui io non mi svegli con questi pensieri fissi, con la frenesia di prendere in mano il mio taccuino per mettere nero su bianco il sogno appena fatto, il progetto di una vita, il viaggio appena concluso o di fare un giro su Volagratis o Skyscanner per cercare l’occasione del giorno.
Una continua ricerca di quella parola, di quel viaggio che incontri per caso, e senti subito tua/tuo.
È difficile da spiegare; molte delle persone che mi sono accanto nella vita quotidiana, non lo capirebbero. Non lo capiscono. Non lo capiranno. Ma so che invece qui intorno, nella Rete, ci sono tantissime persone che hanno le mie stesse passioni. Che sentono il bisogno di raccontare le loro vite, i loro viaggi, le loro emozioni.
Persone per le quali viaggiare significa molto di più: vuol dire conoscere e conoscersi, vuol dire mettersi alla prova, lasciarsi andare, adattarsi, innamorarsi, continuare a viaggiare anche quando si è tornati a casa, con la mente divisa tra i ricordi dell’esperienza appena fatta e il progetto di una nuova da intraprendere.
Le ho osservate da dietro le quinte per mesi; ho viaggiato con i loro racconti, mi sono emozionata con le loro parole e le loro fotografie.
Ed è stato meraviglioso vedere il tramonto sul deserto del Marocco insieme a Farah, stupirsi dei colori e degli odori di Marsiglia con Irene, riflettere su cosa sia la libertà e quanto ci facciamo condizionare dalla paura attraverso le parole di Manuela e sognare di mollare tutto e fare il viaggio con la V maiuscola, sulle orme di Giulia o Francesca.
E ancora innamorarsi di nuovo dell’Irlanda leggendo le pennellate di parole di Silvia, vivere Londra attraverso Marta, scoprire la Thailandia di Marika, le emozioni che il Kenya ha regalato a Stefania, l’America di Simona e il Nepal di Liliana. Per non parlare del Portogallo di Serena, le avventure di Elisa, Luca e Manina e il tour della Spagna di Federica e Giuseppe che mi hanno fatto sentire un po’ a casa.
Potrei elencarne ancora e ancora di persone che non conosco personalmente ma seguo da tempo, nutrendomi dei loro racconti, e non riuscirei comunque a ringraziarle tutte per la forza che mi hanno dato in un momento in cui ero ferma a letto e tutto sembrava crollare.
Mi hanno fatto respirare, viaggiare, sognare, sorridere.
Una sensazione forte, come quella che mi hanno lasciato il cielo d’Irlanda, l’aria dell’Oceano, i colori dell’Andalusia e l’atmosfera unica del Portogallo. Qualcosa che non si può spiegare ma che mi piacerebbe poter essere io, ora, a regalare a qualcuno che mi leggerà dall’altra parte dello schermo.
È notte fonda, sto ancora scrivendo e penso che sarebbe davvero bello poter condividere una nuova avventura insieme a chi anche se non conosco sento così vicino a me, al mio vero essere. Quello che di me, per troppo tempo, non è uscito fuori, frenato dai doveri, dal lavoro, dalla paura, da mille altri pensieri, e che poi in una notte di giugno si è trasformato in un blog in cui dare spazio a tutto quello che non entra più su carta.
Nasce da qui Viaggi del taccuino. E io non vedo l’ora di scrivere, di leggere e di viaggiare ancora.
13 Comments
Bhe, che dire, la premessa mi sembra buona! Benvenuta nel grande mondo dei blogger e in bocca al lupo per la tua nuova avventura! 🙂
Grazie mille Chiara! Incrocio le dita per questa nuova avventura… 🙂
Ps. Ho letto sul tuo blog una serie di bellissimi articoli sulla Tuscia. Sono felice che la mia terra abbia trovato spazio sul tuo blog, e magari nel tuo cuore. Un abbraccio!
Anche io adoro viaggiare, in un modo che sempre meno persone capiscono attrno a me. Sará un piacere vederti crescere in attraverso questo blog. In bocca al lupo. 🙂
E’ verissimo Giorgio. Capita anche a me, ma per fortuna sul web ci sono tanti appassionati come noi. Un saluto e buona lettura allora 🙂
E’ bellissimo leggerti, finalmente!
Credo proprio che questo entrerà tra i blog che leggerò più assiduamente… scrivi benissimo.
Un abbraccio! 🙂
Grazie mille Farah, è bellissimo leggere te! Non sai quanto mi hai fatto viaggiare e sognare, continuerò a seguirti, sempre! Un abbraccio! 🙂
Benvenuta nel mondo del blog!!
Io sono una novellina e devo ancora imparare a scrivere bene (a differenza tua non sono mai stata molto brava) ma la passione dei viaggi mi ha spinto ad aprirne uno.
Ti seguirò sicuramente 🙂 curiosissima!
Un abbraccio
Elisa
Grazie mille Elisa! Credo che la cosa più importante sia avere dentro una passione, ed aver voglia di condividerla. Poi il resto viene da sé. Buona scrittura, buoni viaggi e a presto 🙂
Erika ti ho nominato per una cosa… questo tuo post mi ha fatto pensare subito di metterti nella mia lista 🙂
http://tripvillage.wordpress.com/2014/06/22/lovely-blog-award/
Che bello Elisa, sono felicissima!!! 🙂 Sono fuori al momento ma appena possibile mi metto subito a scrivere! Grazie grazie grazie!
Ti chiedo scusa per non essere passata prima da te.
Perdonami!
Ti ringrazio per la citazione e le belle parole. Sei un vero tesoro.
Ti auguro il meglio. Non è facile essere costanti, perseverare nella passione, rimanere sempre con i piedi per terra.
Ma tu mi sembri veramente in gamba. Sto spulciando il tuo blog e mi strapiace!
Ringrazio Farah per avermi portata da te! 🙂
Ciao Erika!
Ciao Manuela! 🙂
Ma ci mancherebbe… grazie a te per essere passata, per le tue parole e per il modo in cui trasmetti a noi che ti leggiamo la passione che metti in ogni tuo viaggio. Tra le altre cose, mi hai fatto venire una voglia assurda di Puglia… chissà che non sia l’anno giusto!
Ti abbraccio forte!
[…] questo è il diario che ho scritto sul mio taccuino appena tornata in albergo a Marsiglia, la sera stessa, per non perdere nemmeno una goccia delle […]