Il cielo d’Irlanda è un oceano di nuvole e luce
Il cielo d’Irlanda è un tappeto che corre veloce
Il cielo d’Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù
Ti annega di verde e ti copre di blu
Ti copre di verde e ti annega di blu
Sono cresciuta con questa canzone nelle orecchie, sognando un’isola piena di musica e di natura, ma non ne ho capito il vero significato finché non mi sono trovata faccia a faccia con quel verde, con quel blu, con quel tempo repentino e l’Oceano in cui affogare tutti i pensieri.
Sono partita da Dublino in una fredda alba di dicembre e ho attraversato da est ad ovest l’Isola di Smeraldo per arrivare nella Contea di Clare.
Durante il viaggio non ho mai staccato il viso dal finestrino dell’autobus, mentre percorrevamo strade di asfalto che dividevano in due un verde di una lucentezza e un’estensione mai vista prima. Mucche, pecore e case colorate immerse in una natura sconfinata. Era proprio come nei film. Meglio dei film.
Abbiamo fatto una sosta a Kinvara, un piccolo, vivacissimo villaggio affacciato sulla baia, vicino Galway, tra barche di pescatori e locali tipici con tanto di menu del giorno sulla lavagnetta all’entrata.
E’ qui che ci ha sorpreso il primo acquazzone e subito dopo un magico arcobaleno è arrivato a coronare i tetti delle poche case del villaggio, tutte di colori diversi.
Proseguendo su una parte della Wild Atlantic Way, che percorre la costa orientale dell’Irlanda, abbiamo incontrato per la prima volta l’oceano e ci siamo fermati per scattare alcune foto in questo paesaggio arido e affascinante, con il cielo coperto di nuvole rapide e l’acqua che si infrangeva sugli scogli.
Siamo poi giunti al villaggio di Doolin, dove ci siamo fermati per un pranzo a base di salmone affumicato, patate e birra scura e riscaldati su morbide poltrone rosse accanto ad un enorme camino che ci ha fatto sentire come a casa.
Ancora pochi chilometri e finalmente siamo arrivati alla meta tanto agognata: le Cliff of Moher.
Ne è passato di tempo da quel momento in cui mi sono trovata davanti a questo spettacolo della natura, con il vento fortissimo e il cuore a tremila. Eppure ancora non riesco a trovare le parole giuste per descrivere quello che ho visto e… sentito!
Lunghe otto chilometri e alte oltre 200 metri, le Cliff of Moher sono una delle attrazioni più famose d’Irlanda.
Camminare lungo le scogliere, a strampiombo, con il vento sferzante e il solo rumore delle onde è un’emozione unica che solo chi la vive in prima persona può capire fino in fondo.
Due sentieri diversi permettono di scoprire le scogliere a destra e sinistra della torretta; i più fortunati potranno avvistare anche le caratteristiche pulcinelle di mare e tanti altri uccelli che abitano questo luogo fuori dal tempo in cui sta pericolosamente arrivando la mano dell’uomo, ma che mi auguro non venga trasformato completamente in un’attrazione turistica piena di palazzoni e luoghi di accoglienza.
Il bello dell’Irlanda sta proprio in questi spazi sconfinati, nella natura che domina e deve continuare a farlo!
Il consiglio in più: Preparatevi a escursioni termiche e cambiamenti repentini del tempo; in poche ore si sono alternati pioggia sottilissima, sole, vento fortissimo e meravigliosi arcobaleni.
4 Comments
che dire… ci sono stato due volte in quelle scogliere. L’ultima, con il suono d’arpa portato dal vento, in una atmosfera magica e potente. Grazie per avermele fatte ricordare, con nostalgia!
Grazie a te Simone. Anche solo scriverne è stata una nuova fortissima emozione. Che posto!
Che meraviglia!
L’Irlanda mi manca (doh!) ma già so che mi piace.
Sento l’immensità della natura, il verde, la profonda sensazione di benessere.
Bellissimo post! 🙂
Grazie mille Manu! L’Irlanda è uno dei posti del cuore per me. Devi assolutamente metterla nella lista dei viaggi da fare 🙂 te che ami il verde, la natura incontaminata, il vento che viene dal mare… non ti deluderà!